Programma
La Settimana del Cervello alla Scuola IMT di Lucca non si ferma. Con pieno sostegno alla campagna #iorestoacasa, abbiamo voluto portare avanti l'iniziativa in modo virtuale, consentendo a tutti di fruire gratuitamente degli appuntamenti direttamente da casa.
Da lunedì 16 a venerdì 20 marzo, l'appuntamento con le Mind Pills è fissato ogni giorno alle 17.00 sulla pagina Facebook della Scuola IMT. Cinque appuntamenti in video conferenza tra interviste e brevi contributi dei ricercatori e professori della Scuola IMT.
Saranno inoltre riprogrammati nei prossimi mesi gli attesissimi appuntamenti con Aldo Gangemi, Direttore dell'Istituto di Scienze e Tecniche Cognitive de CNR, sul mondo dell'Intelligenza Artificiale e l'incontro con il regista Premio Oscar Alfonso Cuarón che, in dialogo con la ricercatrice Linda Bertelli, ci racconterà come si fa nascere un'emozione usando la macchina da presa.
LUNEDÌ 16 - ore 17.00
Siamo davvero liberi? Il nostro comportamento tra geni e ambiente
Professore di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica e Direttore, Scuola IMT
Quanto il comportamento umano è condizionato da fattori biologici e quanto è invece influenzato dall'ambiente? Che rapporto esiste tra cervello e libero arbitrio, ossia la capacità di comprendere il significato delle proprie azioni e di agire in un modo o in un altro? Quanto sono innati il senso morale, la capacità di distinguere il bene dal male? Esiste la mente criminale? Un breve affascinante viaggio nel cervello per comprendere come prendiamo le nostre decisioni, tra emozione e ragione. Argomento sempre di grande attualità, che ci aiuta a capire anche i comportamenti sociali di questi giorni di grande emergenza.
MARTEDÌ 17 - ore 17.00
Il cervello che (non) dorme
Ricercatore in Neuroscienze, Scuola IMT
Dormire ci appare spesso come una perdita di tempo. La ricerca ha però dimostrato che il sonno ha molte funzioni essenziali e che la sua insufficienza può avere importanti conseguenze sul funzionamento del nostro cervello e sul nostro comportamento. Possono venir alterate, ad esempio, la nostra capacità di mantenere l'attenzione, di apprendere, di prendere decisioni e di controllare le nostre emozioni. Il sonno nutre la creatività e stimola la capacità di risolvere problemi. Esplorare le funzioni del sonno è essenziale per comprendere a fondo le radici del nostro comportamento.
MERCOLEDÌ 18 - ore 17.00
Neuroscienze, salute e benessere
Professore di Neuroscienze Cognitive, Scuola IMT
dialoga con
Chiara Palmerini
Quali aree si accendono nel nostro cervello quando siamo impegnati in uno dei più diversi compiti della nostra vita quotidiana? Nel corso degli ultimi 25 anni, lo sviluppo delle metodologie di esplorazione funzionale del cervello ha permesso agli scienziati di "aprire una finestra sul cervello", studiare i meccanismi neurobiologici che sottendono le funzioni mentali e di iniziare a rispondere ad alcune domande sul nostro cervello, quali comprenderne le potenzialità, perseguirne il benessere, come attraverso le pratiche meditative, contrastare le abitudini dannose.
GIOVEDÌ 19 - ore 17.00
la parola e la mente: come il linguaggio ci rende umanI
Ricercatrice in Neuroscienze, Scuola IMT
Il linguaggio ci accompagna tutti i giorni da quando siamo bambini. Cambia con noi crescendo e ci permette di esternare i nostri pensieri, di dare un nome al mondo che ci circonda, alle nostre sensazioni ed emozioni. In questo breve intervento vi racconteremo come funziona, come nasce, come lo controlliamo e lo utilizziamo per comunicare e conoscere il mondo.
VENERDÌ 20 - ore 17.00
Il cervello emotivo: che cosa ci insegnano le Neuroscienze su empatia ed emozioni
Ricercatore in Psicologia, Scuola IMT
dialoga con
Chiara Palmerini
Per molti anni, le emozioni sono state considerate semplici, quasi riflesse - e talvolta persino fastidiose - risposte a eventi esterni o interni all'individuo. In tempi più recenti, la psicologia e le neuroscienze hanno dimostrato come le emozioni giochino un ruolo fondamentale nelle interazioni sociali, aiutandoci a comprendere le aspettative, le credenze e i pensieri dei nostri simili. Questa rilevanza sociale ha contribuito all'evoluzione umana modellando la struttura della società stessa in gruppi di appartenenza. In tal senso, non solo possiamo comprendere il significato del pianto di chi abbiamo di fronte ma, se riconosciamo in questa persona un componente del nostro gruppo, tentiamo anche di consolarlo per mitigare il suo dolore e, pure, ridurre il senso di spiacevolezza che ci ha ormai contagiato. Questa complessa rete di processi affettivi, che va dal riconoscimento dell'emozione negli altri, fino all'empatia ha correlati cerebrali specifici che oggi possiamo indagare grazie alle più moderne tecniche di neuroimmagine e psicofisiologia.